L’Istituto scolastico di Alessandro fa vacanza il lunedì e
il martedì di Carnevale, perciò lui era pacifico all’idea di godersi tre giorni
davanti al pc senza doversi alzare presto e prepararsi per verifiche ed interrogazioni.
Chissà quanti studenti come lui hanno fatto salti di gioia
quando in tutti i TG e gli speciali improvvisati in fretta e furia hanno dato
la notizia della chiusura temporanea delle scuole per il rischio Covid.
In quei primi giorni, dal 22 febbraio, le notizie si rincorrevano
sempre più allarmanti, era un continuo cambiare canale alla ricerca di
informazioni, di rassicurazioni, mentre invece la situazione peggiorava di ora
in ora.
Penso che gli studenti all’inizio abbiano tutti gioito alla
prospettiva di qualche giorno di vacanza prima, e di settimane dopo… Questo
finché non si sono resi conto che non potevano più uscire di casa, niente più
incontri con gli amici, niente più sport, nemmeno da seguire in TV.
L’Italia si è fermata, soprattutto noi al nord, col fiato
sospeso ad ogni sirena d’ambulanza, notte e giorno, che rompe il silenzio
assordante dell’esterno, senza quasi più auto, camion, mezzi pubblici che
riempivano le strade, del vociare dei passanti e dei loro passi nei centro
città e nei paesi…
Niente più mercati, niente più shopping nei negozi, solo
alimentari e farmacie con file interminabili, a volte.
Penso che i ragazzi si rendano conto poco di quello che davvero
sta succedendo, si… hanno qualche ora di lezione a distanza, si devono preparare
per verifiche ed interrogazioni, ma tutto senza muoversi dalla loro stanza… E’
tutto molto più soft…
Roberto lavora regolarmente in ospedale e ogni sera ci
ragguaglia su cosa sta succedendo nei reparti, di quanto la situazione sia
veramente drammatica, visto che in TV hanno in mente solo Bergamo, colpita come
noi, e Roma, allo Spallanzani, dove ci sono pochissimi casi, ma dove, chissà perché,
convogliano per primi materiale e risorse umane che ci stanno mandando dall’estero.
In tutto questo Alessandro continua con le sue lezioni al
pc, a giocare al pc (fortuna ha il blocco alle 22.00 altrimenti penso
continuerebbe ad oltranza…), a frequentare gli amici in videochat al pc…
praticamente se non dorme è al pc…
Per lui non andare a scuola e rimanere chiuso in casa con il
bagno a pochi metri è la zona di comfort ideale…
Purtroppo dovremo rimandare a data da destinarsi gli esami
di controllo che erano previsti per Pasqua…
C’è di buono che Roberto ha incontrato il dottor Pozzi per i
corridoi dell’ospedale, anche lui provato dall’emergenza con il reparto di
gastroenterologia dedicato ai pazienti Covid, e ci ha tranquillizzati, pare che
i malati di malattie infiammatorie croniche intestinali siano refrattari al
virus, almeno questa fortuna… Ci mancava anche un’aggravarsi della malattia e
sommare altri guai a vite già provate…