giovedì 16 gennaio 2020

Basta un attimo...

 

Sono passati ormai due anni dall’intervento che ha salvato la vita ad Alessandro, intervento che gliel’ha cambiata in meglio, nonostante tutto.

Certo, una vita senza colon e retto non è una vita facile, ma la prospettiva di passare anni e anni con l’incubo delle fasi alterne della rettocolite ulcerosa, con i sanguinamenti, i dolori, i ricoveri sarebbe stata peggio. 

Alessandro sta abbastanza bene, continua ad andare in bagno un po’ troppo spesso, 6/7 volte al giorno, e ci sta seduto un’eternità, ma tutto sommato non si lamenta.

Mangia, studia, passa ore davanti al pc a giocare e parlare con i suoi amici… va a scuola abbastanza regolarmente, si sta preparando ad affrontare l’esame di maturità, comincia a pensare a cosa fare DOPO… 

Le vacanze natalizie sono trascorse serenamente, Jessica a Matt sono venuti a casa qualche giorno, la casa si è riempita di risate, di profumi provenienti dalla cucina, di confusione con i bagagli di Jessica sempre sparsi… 

L’anno poteva iniziare sotto i migliori auspici, invece basta un attimo per ripiombare nell’incertezza, nella paura.

In previsione del controllo con la Professoressa Ricci Alessandro si è sottoposto ad una serie di esami, pensavamo i risultati fossero buoni, anche se non perfetti… non ci aspettavamo tante stelline accanto ai valori.

Qualche lieve variazione nell’emocromo non ci ha mai allarmato, ma la vitamina D è bassissima, quella che aiuta nel caso di infiammazioni, così come qualche altro valore, ma è la Calprotectina che ci ha spaventato, anziché un valore ottimale inferiore a 50 è a 3168, mai così alta da quando gli è stata diagnosticata la malattia.

Abbiamo spedito ovviamente Roberto in reparto a chiedere spiegazioni e una visita urgente.

Sapevamo che l’intervento non avrebbe cancellato la RCU, sapevamo che gli effetti collaterali possono ancora manifestarsi, ma non avremmo mai immaginato che la malattia si facesse sentire ancora così prepotentemente.

Il nostro pensiero corre subito alla pouch, al rischio che l’infezione costringa il chirurgo a toglierla e a rimettere definitivamente la stomia.

Le preghiere si intensificano. Quando va tutto bene un po’ ci si dimentica di pregare con fervore… salvo poi riprendere quando non c’è nessun altro che ti può aiutare…

C’è poco da fare, antibiotici, i soliti integratori probiotici specifici per la RCU, vitamine, e poi forti dosi di vitamina D per recuperare la carenza e per contrastare l’infiammazione, il ferro…

E poi preghiamo.

Il prossimo controllo ad aprile, ripetere gli esami e la pouchscopia, per vedere com’è la situazione “dentro”.

Altri mesi di incertezza… malattia maledetta.