venerdì 2 febbraio 2018

Conto alla rovescia

La vita sembra tornata quasi alla normalità...
Alessandro sta bene... non ha più mal di pancia, e adesso che lo dice con sollievo capiamo quanto deve avergli fatto male prima...
E' contento di non passare le giornate chiuso in bagno.
Va a scuola abbastanza regolarmente, ha già preso 7.5 in matematica e settimana prossima vuol farsi interrogare in economia.
Lo stiamo ancora portando e riprendendo, sebbene in un mese abbia già recuperato 8 chili è ancora debole, si stanca facilmente; ieri sera è entrato a letto con noi per veder insieme Masterchef e si è addormentato dopo un minuto, alle nove...
Si occupa in autonomia di svuotare il sacchetto e anche per il cambio placca, io e Roberto siamo stati via qualche giorno e ha dovuto occuparsi da solo dello stacca attacca ristacca.
Ha imparato bene a vuotare il sacchetto nel wc appoggiandosi bene indietro senza sporcare nulla.

Ieri abbiamo passato praticamente tutta la giornata in ospedale per il prericovero, le analisi, pur essendo quasi tutte ancora fuori dalla norma, sono molto migliorate nell'ultimo mese, il polmone si è sistemato.
Quando si è sdraiato sul lettino per l'elettrocardiogramma e si è alzato la felpa, nel vedergli il sacchetto l'infermiera non è riuscita a trattenere un'esclamazione... e poi: "Povero... ti hanno già sistemato"
Già, già sistemato a 16 anni.
Mi è venuto un gruppo in gola...
A volte tendo a dimenticarmi cosa ha passato, cosa sta passando, cosa lo aspetta ancora. Ma basta tirar su la felpa e tutto torna davanti agli occhi.

L'anestesista ci ha già fatto firmare il consenso all'inserimento di un catetere epidurale con cui somministreranno gli analgesici.
Da una parte sono contenta... l'intervento sarà importante e in questo modo mi eviterà di dover litigare per una dose di Tachipirina... dall'altra sono preoccupata dalla frase: "il metodo è sicuro 9 volte su 10"
Mi sono allarmata subito!: "L'uno su dieci in cosa consiste?, perché Alessandro purtroppo ha subito tutti i casi rari..."
"Sono al corrente signora... Danni lievi, mal di testa, solitamente, se si punge la dura madre, ma in questo caso ci si ferma subito, intorpidimento dell'addome, di gambe e braccia che però sparirà dopo la rimozione del catetere".
"Meno male... temevo già paralisi permanente!"
Mi ha spiegato i vantaggi e mi sono convinta, Ivan aveva già firmato mentre io ero fuori agli ambulatori per la visita di controllo post-operatorio con il Professor Nascimbeni.
Già... perché la visita di controllo l'ho fatta io! Alessandro era ancora in reparto in attesa dell'anestesista e io nel frattempo ho portato tutta la documentazione fuori negli ambulatori esterni.
Dalle carte tutto bene, è stato contento di sapere che mangia, dorme, ha ripreso peso, ha ripreso la scuola, anche se "part-time"... quando gli ho detto che però sanguina ancora ha preferito vederlo. Dopo aver visitato un altro paziente siamo ritornati in reparto e ha "visitato" Alessandro sul serio...
Pur avendolo trovato davvero molto bene, quel sangue non ci vuole, dalla visita la mucosa segnala che la malattia (brutta malattia bastarda) è ancora attiva, finché ha il retto la rettocolite ulcerosa c'è (e io non vorrei più sentirla nominare...).
Deve raddoppiare la dose di Mesalazina, e poi fargli sapere, altrimenti l'intervento sarà spostato di qualche settimana, non può attaccarsi ad una parte non sana, per non rendere vano tutto il lavoro di ricostruzione.
Alessandro ci è rimasto un po' male... sperava di risolvere più in fretta, se slitta questo intervento slitterà anche il prossimo... l'estate è sempre più vicina e lui vorrebbe essersi già lasciato tutto alle spalle... vorrebbe godersi l'estate senza "sacchetto".
D'altra parte io leggo nei gruppi in cui sono iscritta di persone che aspettano anni per il primo intervento, e poi anni per gli altri... in altri ospedali, in altre città... e mi rendo conto di quanto siamo fortunati noi ad essere seguiti in questa struttura, da questi medici, da questo professore...
Una settimana o due in più o in meno non farà la differenza. Vuole fare le cose per bene e dobbiamo aver fiducia in lui... anche se io lo chiamo l'Uomo dei record, perché per me ha tutta una sua tabella di marcia, sono certa che agisca prima di tutto nell'interesse del paziente.
E così aspettiamo.
Nel frattempo Alessandro riuscirà ad andare alla visita dell'Inps per l'invalidità, e non dovrò rimandarla perché è ricoverato.
Cominciamo il conto alla rovescia.

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