venerdì 24 novembre 2017

Che cocco sarà?

I giorni scorrono praticamente tutti uguali.
Io dormo qui e odio tutti quelli che mi svegliano, quelli che accendono le luci, quelli che parlano a voce alta.

Alessandro prende le sue 4 pastiglie di Mesavancol, bustina di fermenti lattici, cortisone, fa la sua flebo di antibiotico tre volte al giorno, la sera prende le sue tre pastigliette di Vagostabil, dovrebbe tranquillizzare lo stress.
Prima di dormire purtroppo è iniziata la pratica della peretta di Mesalazina... a casa avevamo rimandato utilizzando le supposte, qui deve chinare la testa.
Chi c'è c'è... si gira sul fianco e subisce.

Io odio le perette, e le supposte. Ma la sua rettocolite ulcerosa è a circa 10/12 cm, fanno prima effetto le supposte e meglio ancora la peretta, che le pastiglie del mattino che devono percorrere tutto l'intestino...

Febbre.
Ahia...
Cosa c'è?
Il braccio con il Venflon (la farfallina a cui attaccano e staccano le flebo) fa male, la vena in cui è inserito l'ago è diventata durissima...
Prima flebite in arrivo.
Il liquido bianco della sacca dell'alimentazione fuoriesce... la vena è satura.
E questa febbre? da dove viene?

Staccano il Venflon e ne mettono uno all'altro braccio, non si può stare senza alimentazione.
Fanno gli esami per scoprire da dove arriva la febbre in emocoltura.

Sarà uno Stafilococco, o uno Streptococco o ... o che cocco sarà?
Aggiungiamo intanto che arriva l'esito un altro antibiotico, altre tre flebo al giorno.

8-16-24

Giochiamoli al lotto?

Ci riforniscono di un tubetto di crema da mettere sul braccio dolorante, è il liquido gessoso dell'alimentazione che stringe le vene, che le brucia... ma non può stare senza. Questi sono elementi subito assimilabili, dobbiamo fregare la rettocolite ulcerosa.

Cambio terapia del mattino: Mesavancol, gastroprotettore, bustina di probiotici, cortisone e calcio, perchè il cortisone si mangia il calcio delle ossa...



Ce la faremo, siamo qui apposta.

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