martedì 28 novembre 2017

Mezza penna al tonno

Il cibo dell'ospedale devo dire che non è un granché.
Io sono di bocca buona, a volte assaggio, mi spiace buttare quello che rimane, ma a volte è immangiabile...
Figuriamoci per uno che non ha fame, che sente poco i sapori per i farmaci che prende...
Il te del mattino è molto annacquato.
Alessandro continua a prendere pasta in bianco, se ci sono io metto la bustina del parmigiano e un goccio d'olio che ho portato, se c'è Ivan non gli mette nulla.
Non sa di niente, non c'è condimento, come si fa a finirla? Se poi diventa fredda...
Mangia il prosciutto cotto, solo cotto perché il crudo non è mai in menu.
L'unica cosa che mangia volentieri è la minestra con i fagioli, dice che è buona.
Il contorno non lo prende mai, ha provato i fagiolini e li ha lasciati tutti, il purè non gli piace, le patate lesse sanno di tutto fuorché di patate...
Per dessert mousse di frutta o yogurt. Ecco, quelli li mangia, non sempre.
Aveva voglia di riso cantonese, gliel'ho cucinato in negozio comprando tutto il necessario. Ne ha mangiato un cucchiaio.
Aveva voglia di pasta col tonno. Ho bollito le mezze penne. Ne ha mangiata una.
Una mezza penna al tonno.
Continua a perdere peso, nonostante l'alimentazione bianca (2400 calorie ogni sacca, in 30 ore) e il Modulen (mezzo barattolo al giorno, 1000 calorie) e quel poco che mangia.
Non andiamo molto bene...

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