domenica 26 novembre 2017

Non viene lo zio?

Si vede che in reparto manca il caposala, sta finendo le ferie prima della pensione perciò ufficialmente un altro non può essere nominato... non ci svegliano più alle sei in punto per rifare i letti, arrivano alle sei e mezza, anche un quarto alle sette.
Poi passano a provare la temperatura, la glicemia a chi ha il diabete, gli esami del sangue a chi non li aveva urgenti prima del cambio turno delle sei.
Prima della colazione che arriva per le otto arriva la signora delle pulizie.
E' una signora di colore che ogni giorno chiede ad Ale come sta, poi lo chiede a me, dà la sua passata veloce alla camera e al bagno, solo una ripassata "perché le pulizie viene la collega al pomeriggio a farle..." e poi esce augurandoci la buona giornata.

Vede me che ho passato la notte, vede Roby che viene a chiamarmi per la colazione, a volte c'è già Ivan che viene a darmi il cambio.

Se non lo vede chiede:
"Non viene lo zio?"
Ci ho messo qualche mattina per capire che lo zio è Ivan, ha capito che Roby è il papà...
Le spiego come stanno le cose.
Al suo paese non funziona così... quando due si separano stanno ben lontani, perché se no va a finire male, anche le reciproche famiglie "si dividono"...
Beh, non è facile per molti capire questo nostro rapporto. Non è sempre rose e fiori, ma in linea di massima conviviamo tutti tranquillamente, Ivan si ferma a mangiare da noi, siamo stati ancora in ferie in campeggio tutti insieme, abbiamo trascorso le feste in famiglia.
Ci sono volte che mi fa cadere le braccia, o mi fa arrabbiare, e lì mi ricordo perché non potevamo stare insieme, e che abbiamo fatto bene a lasciarci, ma in  linea di massima ci vogliamo bene, abbiamo due figli in comune, e ora non è proprio il momento di ricordarci che siamo divorziati... in ogni caso! Ora si pensa ad Alessandro.

Nessun commento:

Posta un commento