mercoledì 22 novembre 2017

Io con gli estranei non parlo

Passano i giorni e aspettiamo che la cura faccia effetto, ma non lo fa... anzi... le sedute in bagno aumentano, qualche volta dalla camera al bagno non è riuscito ad arrivare in tempo, per fortuna sempre a casa... quei boxer pieni di sangue non sono per niente belli da vedere...
E' un sangue scivoloso, misto a muco.

Arriva il 2 novembre e la visita di controllo.

Gli esami... la palpazione dell'addome, qualche domanda...

Bisogna continuare con la cura, cercare di stare tranquillo, accettare la malattia, prima lo fa prima viene a star bene.

C'è Ivan, il papà, con noi questa volta.
"Dottoressa, un aiuto psicologico potrebbe servire?"
"Ma certo. Alessandro non devi preoccuparti che ci sia qualcosa di sbagliato in te se vai dallo psicologo, è la malattia sbagliata. Tu pensi che però i tuoi amici stanno bene, è vero... ma c'è chi sta peggio di te. Vedila così. Questa è una brutta malattia, ma possiamo tenerla sotto controllo."

Alessandro annuisce. Non chiede mai niente.
Nell'uscire dallo studio gli stringo il braccio, a questo ragazzone più alto di me, al mio bambino...

La dottoressa ha una faccia mesta e spiaciuta. Ogni volta. Cerca di sorridere incoraggiante, ma si occupa di una bestia di malattia, lo sa benissimo.

In macchina Alessandro ci dice che lui con gli estranei non parla... ce la farà da solo a superare questa situazione.
Noi non siamo convinti... Cerco di mediare, di raggiungere un compromesso:
"Ti prenoto l'appuntamento per il venerdì, quando esci alle 4 e ti faccio saltare scuola"

Rientro in negozio e scrivo subito sul gruppo FB Non solo mamme... Brescia alla ricerca di una psicologa.
Mi risponde una.
La mattina dopo un'altra:

Valentina T. Io sono psicoterapeuta specializzata in particolare in adolescenza, lavoro anche in ospedale con la malattia cronica, se posso essere di aiuto sono qui!


Questa mi convince subito, mando Roberto in avanscoperta in ospedale. Per fortuna lavora lì.

La incontra.
Ci accordiamo per vederla prima io e Ivan

Appuntamento 9 novembre. Una lunghissima chiacchierata. Di noi, di Alessandro...
Sono sempre tutti stupiti di trovare due divorziati che vanno d'accordo... non è sempre così, qualche volta litighiamo anche noi, in linea di massima ci vogliamo bene, Ivan è il mio terzo figlio che non crescerà mai... anche i nostri figli lo sanno. Forse lo trattiamo tutti con condiscendenza e lo accettiamo com'è, tanto lui non ha nessuna intenzione di cambiare.
E' un buon padre e vuole molto bene ai suoi figli, ma ogni più piccolo problema per lui è un grosso problema nella sua tranquilla vita.

Ora dobbiamo solo convincere Alessandro a venire da Valentina giovedì prossimo, ci è piaciuta molto, saprà metterlo a suo agio e aiutarlo.
Lui accetterà la sua malattia e il sangue sparirà...
Fine della storia.
Usciamo fiduciosi.


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