venerdì 24 novembre 2017

Mi servono due ore di permesso

La rettocolite ulcerosa è una bestia di malattia, non se ne conosce l'origine, la causa, non ci sono cure, fa venire mal di pancia, scariche di dissenteria spesso associate a muco e sangue, o come nel caso di Alessandro praticamente quasi sempre solo sangue e muco, impedisce agli alimenti di essere assorbiti dal corpo.
Alessandro è stato ricoverato che pesava 66 chili, è alto un metro e ottanta. Già non era un colosso.

Oltre alle flebo di antibiotico (per sfiammare l'intestino) attaccano una flebo continua di una sostanza bianca che sembra gesso ricca di nutrimenti: aminoacidi, proteine... 


Notte e giorno se Alessandro si vuole alzare si porta in giro la piantana con questa macchinetta attaccata, diventa la sua compagna di vita, gli ha dato anche un nome: STO (abbreviazione di STOcazzo). Non è una compagnia che gli sta simpatica, questo lo abbiamo capito tutti...
Ogni volta che si alza per andare in bagno o a tavola a mangiare o arriva fino all'atrio, o scende alle macchinette con la zia se la deve portare dietro. Staccare la spina e portarsela dietro. Poi deve tornare a letto e riattaccare la spina, la batteria non ha una grande autonomia e la macchinetta inizia a fare bip.
Di notte quando deve alzarsi prima devo scendere dalla poltrona, staccare la spina, aiutarlo a spingere STO in bagno e poi riattaccare la spina. Lui fa un po' fatica a spingerla dentro, è dura.
Quando inserisci la spina emette  qualche BIP, anche di notte... dove glieli metteremmo i suoi BIP a quello che l'ha brevettata?  Ho scattato una fotografia e appena ho tempo mando una mail alla casa costruttrice.



In camera con Alessandro ci sono due signori, di fianco c'è CALAI, ha una settantina d'anni, non parla mai... dorme. Qui lo conoscono tutti e lo chiamano come fosse un amico, è un habitué oppure è qui da tanto...
Di fronte c'è Salomone...
Non sta fermo un attimo, gira, mangia, parla, tutta notte... O farfuglia, perché non capisco molto cosa mi dice...
Ho capito che ha visto mio marito (ma gli spiego che è mio figlio e non crede che ho quasi cinquant'anni... Grazie!) tutta notte ballare con la strega...
Mah...
Forse lo ha visto andare avanti e indietro dal bagno con STO, quasi abbracciati, oppure la strega ero io...
Poco dopo si spiega cosa ha visto...
"hai visto come sto male? Ho avuto una crisi grossa ieri sera, e una stamattina, meno però... Sono in crisi d'astinenza... se mi dessero mezzo bicchiere di vino, starei bene subito!"

...

Ah... ecco... adesso si spiega tutto.

Due giorni intanto che si riprende... per modo di dire... poi comincia  a fremere che lui deve uscire un paio d'ore, ha bisogno di un permesso, deve pagare una bolletta, deve andare a firmare delle carte...

Sono le sette, hanno già rifatto i letti, lui si è lavato e vestito di tutto punto, cappellino in testa.
Arriva l'infermiere a provargli la glicemia:
"Mi servono due ore di permesso".
"Non puoi uscire Salomone, non stai in piedi".
"Ma io devo andare, mi servono due ore di permesso".
"Dopo lo chiedi al medico".

Arriva la colazione, gli danno la sua tazza di tè.
"Mi servono due ore di permesso".
"Non lo devi dire a me Salomone, lo devi chiedere al medico".

Passa l'infermiera a lasciare le medicine del mattino.
"Mi servono due ore di permesso".
"Non lo devi dire a me Salomone, lo devi chiedere al medico".

Arrivano i medici.
"Mi servono due ore di permesso".
"Oggi no Salomone. Non stai in piedi".

Tempo due giorni di questa tiritera, Salomone ogni giorno sempre pronto per uscire, permesso negato... lo sappiamo tutti cosa deve uscire a fare vero? e Salomone firma la sua dimissione e se ne va.

Commento di Calai, l'altro compagno di stanza: "Tempo due giorni, lo trovano su un marciapiede e lo riportano qui".


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