sabato 25 novembre 2017

Inter VS Milan

Giovedì Alessandro avrebbe dovuto andare all'appuntamento con Valentina, la neuropsichiatra infantile che dovrebbe aiutarlo ad accettare la sua malattia, ma è ricoverato in ospedale.

La sento tramite messaggio e le chiedo se potrebbe fare uno strappo e parlargli qui in ospedale.
Combiniamo un piccolo imbroglio, lei sale, lui è a letto, non può scappare... vedremo come andrà. Ivan che passa la giornata con Alessandro si eclisserà molto in fretta per lasciarli parlare...

Ecco, quello che "Io con gli estranei non parlo" adesso parla solo con Valentina, "perchè con un estraneo mi sento più a mio agio, con voi non riesco a parlare di certe cose..."
Va bene, contento te...
Noi lo scopo l'abbiamo ottenuto, tu parla, accetta la malattia, la malattia se ne va e torniamo tutti a casa.

Arriva la Professoressa Ricci.
"Alessandro, devo chiederti un grosso favore. Nell'altra stanza è ricoverato un ragazzo poco più grande di te, lui ha il morbo di Chron. E' arrabbiato con tutto e con tutti... non socializza con nessuno. Conto su di te. Ora ti cambio di stanza e ti metto con lui".

Alessandro annuisce, lui annuisce sempre.
La dottoressa se ne va.
"A me proprio lo viene a chiedere? Che non parlo con nessuno? Io vado avanti con la mia tattica... cuffiette..."


Riccardo effettivamente è di poche parole, quasi tutte le sere viene a trovarlo sua mamma, abitano a Como e si fa un'ora e mezza a venire e un'ora e mezza a tornare, è spesso cattivo con lei e scortese con il personale ospedaliero, non mangia niente di quello che gli danno e non gli va bene niente.
Anche lui è di là nel suo letto, cuffiette, su il telefono giù l'Ipad, su l'Ipad giù il telefono...

Questi due non comunicheranno mai...

Ogni tanto arriva la zia Susanna e cerca di smuoverlo, gli rivolge la parola, gli fa domande... cerca...

Io esco per andare al lavoro e lo saluto, torno e lo saluto, ogni tanto lui offre la sua mousse di frutta ad Alessandro, tanto non la mangia...

Intanto c'è un avvicendamento in camera, esce il signore che gira sempre in vestaglia e ha solo dieta idrica fredda (qui oltre a leggere i cartellini in fondo al letto non c'è molto da fare) ed entra un ragazzo di 44 anni, da quel che capiamo anche lui con il Morbo di Chron.

Una cosa tutti e tre ce l'hanno in comune!, il calcio. Il sabato sera partono tutti e tre insieme verso la sala TV a vedere una partita.

La sera dopo Riccardo propone ad Alessandro di avvicinarsi al suo letto a vedere la partita dell'Inter sul suo Ipad.
Figuriamoci se questo accetta... e poi... qui si tifa MILAN!!!

Ecco, il ghiaccio è rotto... ogni tanto qualche frase parte da un lato o dall'altro della stanza. Mi spiaccio per loro ad alta voce:
"Certo che avete proprio una malattia di merda. Tu Riccardo sei stato ancor più fortunato..."

La rettocolite ulcerosa si ferma al retto e al colon, il Morbo di Chron può colpire contemporaneamente anche sei punti diversi dell'intestino, e arrivare alla gola... E' un destino più o meno già segnato... 
Maledette MICI!

Alessandro non sta poi tanto bene... Insieme al te e alle fette biscottate del mattino ha una serie di medicine:


Mesavancol, gastroprotettore, cortisone, Calcio, fermenti lattici.
I suoi due antibiotici tre volte al giorno, l'Eparina nel braccio la sera per evitare i trombi, la peretta, e meno male che usano un gel anestetizzante...


Passano al cortisone in vena, lo aumenteranno fino a raggiungere la dose massima, le scariche diminuiscono fino a 4 al giorno (peccato che ci si debba alzare anche di notte...)

Cominciano ad esserci problemi con i prelievi del mattino, è difficile trovare una vena buona, a volte bucano due o tre volte prima di trovare una vena da cui esca sangue... con l'ago entrano escono girano... io non mi sono mai impressionata ma sto male per lui.
Anche l'altro braccio sta raggiungendo il limite... fa male e comincia a gonfiarsi...

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