lunedì 27 novembre 2017

La contabilità

Da qualche mese Alessandro tiene un'agendina su cui segna tutte le volte che va in bagno, se c'è sangue o meno.
Negli ultimi due mesi ormai ci sono solo S.
Qui è diventato un po' debole, un po' lazzarone, un po' "malato"... siamo noi che dobbiamo segnare.
Ogni volta che esce dal bagno ci dice:
"Segna S"
oppure dopo un po' ci chiede:
"Hai segnato?"



E' la nostra contabilità... Poi arrivano le OS, operatrici sanitarie, altrimenti chiamate pulcini per la loro divisa giallina, color pulcino, sono quelle che vuotano le padelle, i pappagalli, che segnano quanta urina c'è nelle sacche dei cateteri prima di svuotarle (anche di notte quando stiamo dormendo o vorremmo farlo).
Chiedono:
"Ti sei scaricato?"
"Sì..."
"Quante volte?"
"16. Solo sangue."
"Va bene, mettiamo due". E scrivono sulla cartella che poi ripongono ai piedi del letto.

Ma dico... se ti dico 16 perché segni 2?
Come può valutare il medico quando guarda la cartella?
Boh.

Dobbiamo anche organizzarci con i turni, io solitamente rimango la notte fino alle 9, 9.30 finché passano i dottori. Ivan preferisce aspettare fuori e che parli io. A volte arriva già alle 7.30 ed è in mezzo ai piedi, si mette in corridoio dopo aver vuotato lo zaino e appeso tutte le sue giacche e giacchettorum... All'una abbandono il negozio in mano agli stagisti e salgo un momento intanto che lui va a mangiare qualcosa. Alle cinque e mezza arriva Susy, mia sorella, e si ferma fino alle sette e mezza, quando Io arrivo dopo l'apericena in gastronomia e Roby la accompagna alla metro a riprendere la sua auto.
Il sabato sera è libero, dormo a casa. Rimane Ivan. sabato pomeriggio e domenica pomeriggio li lasciamo alla nonna, cerchiamo di limitarla perché lei questa storia non l'ha presa bene per niente.
Cioè... è impossibile prendere bene questa storia! la malattia è una malattia di merda, diciamocelo chiaro... ma sopravviverà.
La nonna ha un debole per Ale, lo ha sempre avuto... figuriamoci ora. Piange spesso e volentieri... ma quando è con lui si contiene, si mette sulla sedia vicino a lui, inforca gli occhiali e legge.
Ivan tira fuori la sua inseparabile agendina, controlla i turni e programmiamo.



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