giovedì 30 novembre 2017

La gara dello spruzzo

Continuiamo con le due iniezioni di cortisone sera e mattina, lo faranno dormire di meno di notte ma coprono tutte le 24 ore. Man mano si scende con il dosaggio fino a raggiungere una dose minima che può continuare anche a casa con le pastiglie.
Si comincia a parlare di tornare a casa.

Ma le S ricominciano ad aumentare.
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E' passato il dottor Pozzi.
Ivan pensa che col suo modo di fare da simpaticone con la battuta sempre pronta approfitta per guardarti dentro, e capisce come stai davvero.
"Se fossi in te comincerei a scrivere la letterina a Santa Lucia... addobberei qui l'albero di Natale... scriverei la lettera a babbo Natale..."
"Ma io il 20 dicembre compio gli anni, vorrei festeggiare a casa..."
"Eh certo... meglio che appendi anche la calza della Befana."

Sta scherzando vero?
La Professoressa Ricci rincara la dose:
"Il reparto è aperto il 31 dicembre, non chiude per Capodanno... siamo aperti"

Più tardi informano il dottor Pozzi del numero di scariche mentre passa in corridoio. Entra e si avvicina al letto.
"Non crederai di vincere tu la gara dello spruzzo vero? Sei appena arrivato! Perché qui bisogna vedere... E poi ci sono i premi... il servizio di piatti... la batteria di pentole... le posate... ti fai la dote!"

Ah ecco... le gocce di sangue sul muro, quelle che arrivano vicino alla doccia... la gara dello spruzzo.
E' normale allora. Non è solo  Ale allora...
Sembra rassicurante.
Tutto nella norma.
(Ma come si fa a considerare normale qualcosa che non lo è?)

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