giovedì 16 novembre 2017

Partiamo dall'inizio

Domenica 19 marzo 2017, sono in auto con Roberto, il mio compagno e un'amica, stiamo andando a recuperare l'auto a Bergamo da dove siamo partiti tre giorni fa per un viaggio di lavoro. Mi chiama Ivan, il mio ex marito: "Dice Alessandro che quando va in bagno vede rosso."
"Ma sì... l'ha detto anche a me un po' di tempo fa... dipende cosa mangia, una volta è rossa, una volta è marrone più chiara, una volta più scura..."
"No, me l'ha fatta vedere, è proprio sangue", il suo tono mi pare proprio allarmato, ma lui è facile agli allarmismi.
"Va bene, lo porto dalla dottoressa, avrà le emorroidi, o una ragade".

Il lunedì lo portiamo dal nostro medico di famiglia, è una donna, lo precede in un'altra stanza e si fa accompagnare da un medico maschio dello studio, torna tutta tranquilla: "non c'è niente, tutto a posto, niente ragadi, niente emorroidi. Vi prescrivo gli esami del sangue visto che è un po' che perde sangue e queste pastiglie omeopatiche per i vermi."
"Ma ha i vermi?"
"No, ma intanto dategli queste venti giorni, poi sospendete e gliene date per altri venti giorni".

Usciamo dallo studio medico per niente tranquilli, ma davanti ad Alessandro non diciamo nulla. 
Ci ritroviamo poco dopo nel mio ufficio dove discutiamo sul da farsi, noi la storia tutto bene non ci sono ragadi né emorroidi non la accettiamo. Tutto bene se fossero state quelle...
Compriamo le pastiglie omeopatiche ed inizia a prenderle, il mattino dopo lo porto a fare il prelievo, Roberto, che lavora in ospedale, va a chiedere in chirurgia se per i vermi i sintomi sono questi (io mai sentita questa cosa, soprattutto perché nemmeno si sa se li ha...)
La segretaria della chirurgia ride... ma ci consiglia una visita col chirurgo. Per fortuna Roberto lì dentro conosce quasi tutti...

Il lunedì successivo, 27 marzo,  visita chirurgica, dall'esplorazione il medico già capisce di cosa si tratti: Rettocolite ulcerosa o Morbo di Chron... non sappiamo cosa siano, ma niente di buono, bisogna procedere con la colonscopia per capire quale delle due sia, sperando sia solo Rettocolite, il Morbo di Chron, ci dice, tra i due è il peggiore.

Iniziamo ad aspettare, e la preoccupazione sale..
4 aprile, dopo un giorno a casa da scuola per la preparazione, siamo nella saletta in attesa della colon tutti e 4: io, Alessandro, Roberto e Ivan.

Mi fanno entrare con lui, lo sedano, il tubo mi sembra la canna dell'acqua per annaffiare il giardino, mi sento morire... Alessandro si lamenta per il dolore, si agita, nonostante sia sedato, è molto magro e il tubo fatica ad entrare, a girare... ma eccole lì le ulcere, maledette... ad occhio e croce dovrebbe essere Rettocolite, nella parte finale, a 10-12 cm. Riguardano meglio, prelevano pezzi di campioni, io stringo la mano ad Alessandro e gli accarezzo la fronte, vorrei fossimo altrove...
Quando finisce tutto non si ricorda nulla, è un po' stordito, ma del dolore nessuna traccia. Meno male.

Comincia l'attesa...
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speriamo sia solo Rettocolite ulcerosa.
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Sì, Rettocolite ulcerosa, in ospedale c'è un centro apposta, il MICI, Malattie Infettive Croniche Intestinali.

Il 21 aprile, un mese dopo che è iniziato tutto, siamo dalla Professoressa Ricci, e cominciamo a fare la conoscenza con la Rettocolite Ulcerosa.
La dottoressa ci piace molto, ma Alessandro stenta a guardarla negli occhi, sta assimilando le parole  pastiglie per tutta la vita, sintomi, remissione, esami periodici, visite periodiche.

Inizia la cura con due pastiglie di Mesalazina al mattino, supposta dello stesso farmaco finché smette di sanguinare la sera, se il sangue si ripresentasse supposte per quindici giorni. Ci vediamo tra sei mesi.
Poteva andare peggio, c'è di peggio...
Lui tace, annuisce, tiene gli occhi bassi ("non ce la faccio mamma a guardare gli adulti negli occhi quando parlano")

Arriva l'ora di andare a letto e mettere la supposta.
"Ale, o te la metti da solo o chiamo la nonna, perché io non te la metto. Non te le mettevo nemmeno quando eri piccolo!" (piuttosto dieci punture)
"No mamma, piuttosto che la nonna ci provo da solo!!!"
Bravo Ale... supposta la sera, due pastiglie che sembrano proiettili al mattino.
Dieci giorni e il sangue scompare.
Siamo felici.
Basta non dimenticarsi mai di prendere le pastiglie al mattino, per tutta la vita, e andrà bene.
Sempre bene.




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