domenica 17 dicembre 2017

Non sono glicemico

Eccoci nella nuova stanza, di un nuovo reparto.
Qui volti sconosciuti, nuovi ritmi e nuove abitudini.

Vado a recuperare la poltrona per la notte nella sala TV, Roberto e mia sorella hanno già riportato le borse con tutta la nostra dote ospedaliera.
Cuscini, coperte, salviettine, cucchiaino, acqua, tè, il succo di mirtillo, qualcosa da mangiare per chi resta, salviette... in tante settimane abbiamo accumulato un sacco di roba necessaria.

Alessandro dovrebbe dormire per delle ore, con l'anestesia. 
Susy ha ancora un po' di tosse e raffreddore e non si avvicina, lo saluta da lontano, vanno via anche Roberto e Ivan.
Io mi preparo per la notte.

La stanza ha solo due letti, e sono divisi da una tendina blu ad anelli, mi spostano il letto in modo che io ci possa infilare la poltrona.
Arriva l'infermiere che spingeva il lettino, all'uscita della sala operatoria mia sorella lo aveva salutato.
"Ma... quella sua parente, quella che c'era quando è uscito il ragazzo... era ricoverata qui un mese fa?"
"... no. E' mia sorella. Lavora in banca a Monticelli. Susanna."
Fa sì con la testa... "Credevo fosse stata ricoverata qui un mese fa, è precisa..."
Boh...

Torna dopo un po'.
"Ah sì... Susanna. Della banca. Brava. Bravissima..."

Forse gli serve qualcosa in Banca...

Ritorna dopo un po' con un lenzuolo:
"Lo metta sulla poltrona... non si sa mai chi c'è stato prima. Se ha bisogno di qualunque cosa mi chieda. Vuole del tè? Qualcosa da mangiare?"
"No no grazie, ho tutto... grazie"

Forse è meglio tenersi buona la Susanna, in vista di qualche richiesta in banca.

Ritorna dopo poco:
"Certo che lei e sua sorella non vi pigliate per niente..."
"Eh no..."
"Ma quell'altro signore, quello che lavora qui, è vostro fratello?"
Roberto.
"No, è il mio fidanzato, non abbiamo fratelli."
"Oggi non ne indovino una..."  e se ne va.

Dò un'occhiata ad Alessandro, è tranquillo, il boccione del drenaggio toracico, il catetere, il drenaggio dell'intervento...



Non mi sembra vero non doverlo accompagnare in bagno ogni mezz'ora.
Basta sangue.

"Mamma... ci sono un sacco di mucche che vanno avanti e indietro nella stanza."
"Davvero tesoro?"
"Sì, e poi ci sono anche dei pesci, con lo sfondo dietro. Mi gira la testa."
"Chiudi gli occhi tesoro, e cerca di dormire, è l'anestesia, poi passa se dormi."
"Mamma non ci riesco, se chiudo gli occhi gira tutto. Ci sono i cow boy che mi cambiano le flebo..."
"Stai tranquillo tesoro, poi passa".
Speravo dormisse fino a domani.

Per qualche ora non vediamo nessuno.
Poi entra una OS a fare il controllo della glicemia al compagno di stanza.
Si avvicina d Alessandro e gli chiede la mano:
"No, io no. Non sono glicemico."
Ma lo buca lo stesso. Questa gli mancava...


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