venerdì 15 dicembre 2017

Può uscire un attimo signora?

Non so quante volte in questi giorni, da quando c'è Salomone in stanza, mi hanno fatto uscire.
Non solo per lui, ovviamente, anche per Renzo. Ma sono a letto (anche se Renzo ora passa qualche ora in poltrona al giorno), devono lavarli, cambiarli, portare avanti e indietro la padella, a volta falsi allarmi...
Tutto ciò notte e giorno... io vorrei dormire e invece devo uscire in corridoio, mi appoggio al muro, spesso scambio uno sguardo stanco con il peruviano della stanza singola quasi di fronte alla nostra. 
Anche lui è lì ogni notte... o con la mamma di un altro ragazzo che ha la stessa malattia di Alessandro, anche lui minorenne, anche lui ha perso un sacco di peso...

Oggi sono già rientrata tre volte... sono sempre così stanca... e mi fanno male i piedi, dopo un primo occhio di pernice ora ne ho un altro che rompe le scatole al mignolino...
Sono venuta a firmare di corsa per la trasfusione, come al solito ho abbandonato il negozio e sono corsa su.

Tempo di firmare e Alessandro deve andare in bagno, già che sono qui lo aiuto per l'ennesima volta, lo accompagno in bagno, aspetto che finisca, bidet, cambio telino, lo riaccompagno a letto, vado a buttare il telino sporco nel sacco attaccato al carrello nel ripostiglio (sarebbe il bagno assistito, ma è stato convertito in deposito... i soliti architetti/ingegneri che hanno predisposto il reparto oltre a non aver preso le misure con i rapporti porte/letti non hanno nemmeno previsto il locale in cui stanno i due carrelli per il cambio biancheria ed emergenze... Perfino il freezer per il ghiaccio e la macchina del ghiaccio sono qui dentro).

Tutto a posto, lo saluto, mi sto infilando il giaccone e sono già sulla porta per uscire, arriva il carrellino con le due OS al seguito:
"Può uscire un attimo signora? Mi spiace ancora una volta..."
Ok, ho esagerato a rispondere male, poi me ne sono resa conto, ma stavo scoppiando. Dietro di loro passa la Dottoressa Benini e mi guarda sorpresa.
"Eh direi di sì, ancora una volta, sono quasi stufa di uscire! Sono qui a fare il vostro lavoro, avanti e indietro! Comunque me ne sto andando, perché io dovrei essere al lavoro adesso!"

Quando rientro Alessandro non ha ancora cenato, ha dovuto prima finire la trasfusione, ho appena iniziato ad imboccarlo, due cucchiai di minestra, che tornano.

"Può uscire un attimo signora?"
Mi ero ripromessa di stare calma... loro stavano solo facendo il loro lavoro, a volte senza cervello, ok... ma stavano lavorando...
Mi giro e le guardo, non mi sembrava di avere adottato uno sguardo assassino, ma forse sì, senza accorgermene.
"Torniamo dopo, finite la cena prima."

Dunque... non c'era nessuna urgenza... nessuno aveva suonato il campanello... a loro era venuto in mente che era ora di pulire il sedere a Renzo e Salomone...
Sono venute appena Alessandro ha smesso di mangiare, dopo cinque minuti che erano belli puliti uno di loro ha chiamato per la padella, Alessandro ha vomitato, chissà se per la scena subito dopo cena o se avrebbe vomitato lo stesso... così hanno dovuto rilavare il sedere...
Forse era meglio lasciarci mangiare in pace e venire solo quando chiamate...
Va beh... sono diventata cattiva!


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